vangelo del giorno
Pubblicato da: Michele Festa

Avete compreso tutte queste cose? DOMENICA 26 LUGLIO 2020.


DOMENICA 26 LUGLIO (Mt 13,44-52)

La Parola del Signore non è affidata solo all’orecchio dell’uomo, ma anche al suo cuore, all’intelligenza, alla sapienza, alla razionalità, alla volontà. Tutto l’uomo accoglie la Parola e tutto l’uomo la deve vivere. San Paolo vuole i discepoli di Gesù saggi, sapienti. Non li vuole bambini in balia delle onde del pensiero umano: Vi raccomando poi, fratelli, di guardarvi da coloro che provocano divisioni e ostacoli contro l’insegnamento che avete appreso: tenetevi lontani da loro. Costoro, infatti, non servono Cristo nostro Signore, ma il proprio ventre e, con belle parole e discorsi affascinanti, ingannano il cuore dei semplici. La fama della vostra obbedienza è giunta a tutti: mentre dunque mi rallegro di voi, voglio che siate saggi nel bene e immuni dal male. Il Dio della pace schiaccerà ben presto Satana sotto i vostri piedi. La grazia del Signore nostro Gesù sia con voi” (Rm 16,17-20). “Ed egli ha dato ad alcuni di essere apostoli, ad altri di essere profeti, ad altri ancora di essere evangelisti, ad altri di essere pastori e maestri, per preparare i fratelli a compiere il ministero, allo scopo di edificare il corpo di Cristo, finché arriviamo tutti all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, fino all’uomo perfetto, fino a raggiungere la misura della pienezza di Cristo. Così non saremo più fanciulli in balìa delle onde, trasportati qua e là da qualsiasi vento di dottrina, ingannati dagli uomini con quella astuzia che trascina all’errore. Al contrario, agendo secondo verità nella carità, cerchiamo di crescere in ogni cosa tendendo a lui, che è il capo, Cristo. Da lui tutto il corpo, ben compaginato e connesso, con la collaborazione di ogni giuntura, secondo l’energia propria di ogni membro, cresce in modo da edificare se stesso nella carità (Ef 4.11-16). Perché comprenda la Parola, il discepolo deve camminare nella comunione dello Spirito Santo. È Lui il Maestro che deve introdurlo nelle profondità del mistero di Cristo contenuto nella Parola.

Dio non vuole che l’uomo sotterri la sua intelligenza: «Ti istruirò e ti insegnerò la via da seguire; con gli occhi su di te, ti darò consiglio. Non siate privi d’intelligenza come il cavallo e come il mulo: la loro foga si piega con il morso e le briglie, se no, a te non si avvicinano» (Sal 32 (31) 8-9). San Paolo insegna che si deve imparare come bisogna sapere: “Riguardo alle carni sacrificate agli idoli, so che tutti ne abbiamo conoscenza. Ma la conoscenza riempie di orgoglio, mentre l’amore edifica. Se qualcuno crede di conoscere qualcosa, non ha ancora imparato come bisogna conoscere. Chi invece ama Dio, è da lui conosciuto” (Rm 8,1-3). Ogni attività della mente e dello spirito che attiene al mistero contenuto nella Parola, sempre dovrà essere vissuto alla scuola dello Spirito Santo. È Lui l’intelligenza, la conoscenza, la luce, la sapienza, la verità, la comprensione del mistero. Solo alla sua scuola si impara a conoscere Cristo Gesù.

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo. Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra. Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».

Urge operare una grande distinzione. Si deve separare astuzia e scaltrezza per le cose del mondo – queste possono venire anche da Satana e spesse volte ciò avviene – e intelligenza e sapienza per le cose che riguardano i misteri del regno. Questa intelligenza e questa sapienza vengono solo dallo Spirito del Signore. Si cresce nello Spirito se si cresce nella grazia di Cristo Gesù. Si cresce nella grazia di Cristo Gesù se si cresce nello Spirito Santo. Cristo e lo Spirito sono un solo mistero. Chi separa Cristo dallo Spirito non cresce né in Cristo né nello Spirito. L’unità è necessaria sempre. 

Madre di Dio, Angeli, Santi, otteneteci ogni sapienza e intelligenza nello Spirito Santo. 

 Si ringrazia per la concessione movimentoapostolico.it

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