Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito VENERDÌ 9 OTTOBRE 2020
VENERDÌ 9 OTTOBRE (Lc 11,15-26)
Gesù ci avverte. Ogni apostolo del Signore deve sapere che Satana sempre segue i suoi passi per strappare a Cristo ogni anima a Lui portata. Paolo, perché questo non avvenga, consacra tutta la sua vita alla missione, per il bene della Chiesa: “Un tempo anche voi eravate stranieri e nemici, con la mente intenta alle opere cattive; ora egli vi ha riconciliati nel corpo della sua carne mediante la morte, per presentarvi santi, immacolati e irreprensibili dinanzi a lui; purché restiate fondati e fermi nella fede, irremovibili nella speranza del Vangelo che avete ascoltato, il quale è stato annunciato in tutta la creazione che è sotto il cielo, e del quale io, Paolo, sono diventato ministro. Ora io sono lieto nelle sofferenze che sopporto per voi e do compimento a ciò che, dei patimenti di Cristo, manca nella mia carne, a favore del suo corpo che è la Chiesa. Di essa sono diventato ministro, secondo la missione affidatami da Dio verso di voi di portare a compimento la parola di Dio, il mistero nascosto da secoli e da generazioni, ma ora manifestato ai suoi santi. A loro Dio volle far conoscere la gloriosa ricchezza di questo mistero in mezzo alle genti: Cristo in voi, speranza della gloria. È lui infatti che noi annunciamo, ammonendo ogni uomo e istruendo ciascuno con ogni sapienza, per rendere ogni uomo perfetto in Cristo. Per questo mi affatico e lotto, con la forza che viene da lui e che agisce in me con potenza” (Col 1,21-29). Gli apostoli e i presbiteri devono porre ogni attenzione perché nessuno rubi le anime da essi conquistate a Cristo Signore. Una pastorale ad extra senza una pastorale ad intra è opera vana.
Conoscendo le astuzie di Satana, San Paolo raccomanda a Timoteo di curare bene il suo gregge: “Lo Spirito dice apertamente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, dando retta a spiriti ingannatori e a dottrine diaboliche, a causa dell’ipocrisia di impostori, già bollati a fuoco nella loro coscienza: gente che vieta il matrimonio e impone di astenersi da alcuni cibi, che Dio ha creato perché i fedeli, e quanti conoscono la verità, li mangino rendendo grazie. Infatti ogni creazione di Dio è buona e nulla va rifiutato, se lo si prende con animo grato, perché esso viene reso santo dalla parola di Dio e dalla preghiera. Proponendo queste cose ai fratelli, sarai un buon ministro di Cristo Gesù, nutrito dalle parole della fede e della buona dottrina che hai seguito. Evita invece le favole profane, roba da vecchie donnicciole” (1Tm 4,1-7). Una efficace pastorale ad intra diviene efficace pastorale ad extra. Una Chiesa in uscita senza una Chiesa in entrata è una Chiesa che lavora per il diavolo, per Satana.
In quel tempo, [dopo che Gesù ebbe scacciato un demonio,] alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo. Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche Satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio. Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino. Chi non è con me, è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde. Quando lo spirito impuro esce dall’uomo, si aggira per luoghi deserti cercando sollievo e, non trovandone, dice: “Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito”. Venuto, la trova spazzata e adorna. Allora va, prende altri sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora. E l’ultima condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima».
Ora lo sappiamo. Satana va sempre alla conquista delle anime che gli sono state strappate. Il pastore deve vigilare, porre ogni attenzione, pregare, rafforzarsi sempre più nello Spirito Santo, perché faccia buona guardia al suo ovile. A Satana basta anche una giornata di villeggiatura del pastore per sbranare tutte le pecore. Se la volpe entra nel pollaio, bastano pochi minuti ed è strage. Se Satana entra nell’ovile della Chiesa, bastano pochi giorni ed è la fine per molte anime. Grande è la responsabilità del pastore. Oggi non solo Satana entra. Gli vengono aperte addirittura tutte le porte.
Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che il pastore si prenda a cuore l’ovile di Cristo Gesù.
Commento al Vangelo estratto dai Homily Voice. – Mons. Costantino Di Bruno
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