Pubblicato da: Maria Lisi

Se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo DOMENICA 6 SETTEMBRE 2020


DOMENICA 6 SETTEMBRE (Lc Mt 18,15-20)

Esempio di preghiera fatta d’accordo tacito e di grande unanimità è quella che la Chiesa eleva al Signore per la liberazione di Pietro dal carcere: “Mentre Pietro dunque era tenuto in carcere, dalla Chiesa saliva incessantemente a Dio una preghiera per lui. In quella notte, quando Erode stava per farlo comparire davanti al popolo, Pietro, piantonato da due soldati e legato con due catene, stava dormendo, mentre davanti alle porte le sentinelle custodivano il carcere. Ed ecco, gli si presentò un angelo del Signore e una luce sfolgorò nella cella. Egli toccò il fianco di Pietro, lo destò e disse: «Àlzati, in fretta!». E le catene gli caddero dalle mani. L’angelo gli disse: «Mettiti la cintura e légati i sandali». E così fece. L’angelo disse: «Metti il mantello e seguimi!». Pietro uscì e prese a seguirlo, ma non si rendeva conto che era realtà ciò che stava succedendo per opera dell’angelo: credeva invece di avere una visione. Essi oltrepassarono il primo posto di guardia e il secondo e arrivarono alla porta di ferro che conduce in città; la porta si aprì da sé davanti a loro. Uscirono, percorsero una strada e a un tratto l’angelo si allontanò da lui. Pietro allora, rientrato in sé, disse: «Ora so veramente che il Signore ha mandato il suo angelo e mi ha strappato dalla mano di Erode e da tutto ciò che il popolo dei Giudei si attendeva».

Dopo aver riflettuto, si recò alla casa di Maria, madre di Giovanni, detto Marco, dove molti erano riuniti e pregavano. Appena ebbe bussato alla porta esterna, una serva di nome Rode si avvicinò per sentire chi era. Riconosciuta la voce di Pietro, per la gioia non aprì la porta, ma corse ad annunciare che fuori c’era Pietro. «Tu vaneggi!», le dissero. Ma ella insisteva che era proprio così. E quelli invece dicevano: «È l’angelo di Pietro». Questi intanto continuava a bussare e, quando aprirono e lo videro, rimasero stupefatti. Egli allora fece loro cenno con la mano di tacere e narrò loro come il Signore lo aveva tratto fuori dal carcere, e aggiunse: «Riferite questo a Giacomo e ai fratelli». Poi uscì e se ne andò verso un altro luogo” (At 12,5-17). Ora tutta la Chiesa sa quanto è potente presso Dio la sua preghiera quando è fatta da tutti i suoi fedeli da un cuore solo e da un’anima sola. Se la Chiesa credesse nella potenza della preghiera dei suoi figli, con essa potrebbe ottenere ogni grazia da parte del suo Signore. Anche le grazie pensate impossibili, le sarebbero accordate. Senza fede e senza comunione nessuna preghiera sarà mai ascoltata dal Signore. La vera fede va sempre insegnata.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano. In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo. In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».

San Paolo dona due regole per pregare secondo verità. La preghiera va fatta con il cuore e la mente rivolti alla ricerca del bene più grande: “Non angustiatevi per nulla, ma in ogni circostanza fate presenti a Dio le vostre richieste con preghiere, suppliche e ringraziamenti. E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù. In conclusione, fratelli, quello che è vero, quello che è nobile, quello che è giusto, quello che è puro, quello che è amabile, quello che è onorato, ciò che è virtù e ciò che merita lode, questo sia oggetto dei vostri pensieri. Le cose che avete imparato, ricevuto, ascoltato e veduto in me, mettetele in pratica. E il Dio della pace sarà con voi!” (Fil 4,4-9). L’altra regola consiste nell’avere le mani sante: “Voglio dunque che in ogni luogo gli uomini preghino, alzando al cielo mani pure, senza collera e senza polemiche” (1Tm 2,8). Pregare senza osservare le regole della preghiera non produce alcun frutto. Per Gesù la prima regola è il perdono e la riconciliazione. Il cuore che prega deve essere in pace con Dio e con gli uomini.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che i cristiani credano nella potenza della preghiera.

Si ringrazia per la concessione movimentoapostolico.it

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