Pubblicato da: Maria Lisi

Se non il segno di Giona LUNEDÌ 12 OTTOBRE 2020

LUNEDÌ 12 OTTOBRE (Lc 11,29-32)

Gesù sale a Gerusalemme per la festa della Pasqua, entra nel tempio e lo purifica. I Giudei chiedono un segno che attesti la sua autorità di vero profeta di Dio: “Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori dal tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divorerà. Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo. Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù” (Gv 2,13-22). Questa stessa richiesta sempre veniva rivolta da scribi, farisei, capi dei sacerdoti.

Mentre a Gerusalemme diede il segno della “risurrezione del suo corpo da essi trafitto perché inchiodato sulla croce”, oggi dona invece il segno di Giona. In cosa consiste questo segno? La Scrittura narra che Giona fu mandato da Dio a predicare a Ninive. Lui però si rifiutò di obbedire e si imbarcò su una nave per fuggire lontano dal Signore. Una grande tempesta si scatenò nel mare. Scoperto che tutto era avvenuto per causa di lui, con grande dispiacere, dai marinai fu gettato in mare. Ecco come prosegue il racconto: “Ma il Signore dispose che un grosso pesce inghiottisse Giona; Giona restò nel ventre del pesce tre giorni e tre notti. Dal ventre del pesce Giona pregò il Signore, suo Dio, e disse: «Nella mia angoscia ho invocato il Signore ed egli mi ha risposto; dal profondo degli inferi ho gridato e tu hai ascoltato la mia voce. Mi hai gettato nell’abisso, nel cuore del mare, e le correnti mi hanno circondato; tutti i tuoi flutti e le tue onde sopra di me sono passati. Io dicevo: “Sono scacciato lontano dai tuoi occhi; eppure tornerò a guardare il tuo santo tempio”. Le acque mi hanno sommerso fino alla gola, l’abisso mi ha avvolto, l’alga si è avvinta al mio capo. Sono sceso alle radici dei monti, la terra ha chiuso le sue spranghe dietro a me per sempre. Ma tu hai fatto risalire dalla fossa la mia vita, Signore, mio Dio. Quando in me sentivo venir meno la vita, ho ricordato il Signore. La mia preghiera è giunta fino a te, fino al tuo santo tempio. Quelli che servono idoli falsi abbandonano il loro amore. Ma io con voce di lode offrirò a te un sacrificio e adempirò il voto che ho fatto; la salvezza viene dal Signore». E il Signore parlò al pesce ed esso rigettò Giona sulla spiaggia” (Gio 2,1-11). Gesù rimarrà solo tre giorni nel ventre della terra, poi il Padre suo lo risusciterà e lo rivestirà di gloria eterna.

In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione. Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone. Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».

Giona dice solo pochissime parole e tutta Ninive si converte. Salomone ha ricevuto dal Signore solo una parola di sapienza e la Regina del Sud accorre per ascoltarlo. Gesù invece è la Luce Eterna del Padre, la sua Verità, la sua Vita e nessuno si converte. Compie segni e prodigi e tutti si rifiutano di credere in Lui. Nel giorno del giudizio sia Ninive che la Regina del Sud condanneranno questa generazione per la sua incredulità. Esse non hanno incontrato di Dio, ma solo degli uomini. Non hanno visto segni. Hanno solo ascoltato parole. Per questo condanneranno questa generazione.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fateci di fede invincibile nella Parola di Cristo Signore.

Commento al Vangelo estratto dai Homily Voice. – Mons. Costantino Di Bruno

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