Pubblicato da: Michele Festa

L’SOS della comunità Cristiana di Bet Sahour – Bethlemme all’Italia.

L’appello della Comunità Cristiana del Campo dei Pastori di Betheleme

Oramai sono passati giorni delle restrizioni e dal superamento delle nostre paure purtroppo c’è chi ancora oggi ancora si ritrova a dover lottare non solo contro la pandemia ma anche per poter comprare un solo pezzo di pane.

Vogliamo quindi parlarvi dei fratelli Cristiani che ad oggi vivono questo dramma e vi raccontiamo le cronache della comunità di Bet Sahur ovvero di un villaggio  vicino alla città di Bethlemme, ovvero il campo dei pastori il luogo dove gli angeli mandati dal Signore annunciarono la nascita di Gesù Cristo.

La popolazione di questo piccolo villaggio è stata così amata dal Signore a tal punto che furono i primi ad annunciare la nascita del Re, del Messia il Redentore e furono i primi inviati da Lui anche prima dei futuri apostoli e discepoli. E’ in questo luogo che l’annuncio di salvezza si compie come preannunciato dai Profeti ed è lo stesso e medesimo luogo in cui visse la nonna del Re Davide e dove ebbe inizio la stirpe Dadivica e regale del Popolo di Dio.

La popolazione di questo piccolo villaggio è stata così amata dal Signore a tal punto che furono i primi ad annunciare la nascita del Re, del Messia il Redentore e furono i primi inviati da Lui anche prima dei futuri apostoli e discepoli. E’ in questo luogo che l’annuncio di salvezza si compie come preannunciato dai Profeti ed è lo stesso e medesimo luogo in cui visse la nonna del Re Davide e dove ebbe inizio la stirpe Dadivica e regale del Popolo di Dio.

Oggi oramai in questo villaggio il Cristianesimo sta sparendo, e sono Battezzati solo i componenti di circa 60/70 famiglie in quali fiduciosi nella Fede in Nostro Signore Gesù Cristo e nella fratellanza, cercano insieme di aiutarsi e sostenersi vicendevolmente e non solo da un punto di vista economico, poichè la discriminazione che è intessuta nel territorio e nel sociale a motivo della fede nell’Islam, impedisce loro di vivere regolarmente la loro vita, ed usufruire dei servizi necessari a loro e ai loro figli come

sanità, istruzione e banche e con ciò sono costretti realmente a lottare per sopravvivere contro le restrizioni culturali ed economiche che il Governo da un lato impartisce per i già detti motivi religiosi e dall’altra subisce per via delle restrizioni causate dalla questione Israelo-Palestinese.

L’unica fonte di guadagno che li ha aiutati nel tempo sono state quelle derivanti dal turismo religioso e quindi le famiglie hanno fondato una Cooperativa che produce artigianalmente oggetti religiosi in olivo. Queste fonti di guadagno vengono poi divise tra le famiglie per pagare alimenti, farmaci, istruzione a tutti i membri della comunità Cristiana divenendo così tutti una grande famiglia.

Attestiamo ciò che vi scriviamo avendone fatta esperienza con loro durante i nostri viaggi in Terra Santa e teniamo vive le nostre comunicazioni con la loro comunità e testimoniamo che negli ultimi mesi a causa delle incerte condizioni politiche di Israele e delle scelte degli Stati Uniti la questione tra i due Territori, nella loro quotidianità la vita si è inasprita ancor e in più la pandemia ha peggiorato la loro situazione e la comunità in mancanza di turisti è priva di qualsiasi fonte sostegno economico.

La Tecum   in questo tempo si tiene in contatto con i fratelli Cristiani che abitano Bet Sahour e sappiamo che il loro livello di vita è giunto ai limiti di povertà e non possono contare sull’aiuto dello Stato ne di altre autorità se non in quelle della Croce Rossa e le Parrocchie del posto si ritrovano nella stessa loro condizione. Ciò è avvenuto perchè l’unica fonte di sostentamento proviene dalla vendita di oggetti religiosi e la fabbrica d’artigianato di ulivo, attività che si sosteneva con l’arrivo di pellegrini da tutto il mondo. 

Ad oggi e per tutto il 2020 e probabilmente fino alla primavera del 2021 non sarà possibile pellegrinare in Terra Santa ed è comprensibile che la loro condizione sarà veramente allarmante. 

Per tali motivi abbiamo aperto uno Shop E-commerce con i loro articoli, per aiutarli ad andare avanti nel loro lavoro e nella loro vita in modo tale da consentire almeno ai bambini di avere cibo e assistenza sanitaria. Accedi allo shop da questo link https://www.tecum.me/shop/

E’ possibile ulteriormente effettuare delle donazioni economiche e vi proponiamo l’appello fatto dalla loro comunità.

Confidiamo in Dio e nel Vostro Aiuto.

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